Se nella maggior parte dei formaggi troviamo alte percentuali di lattosio, essendo derivati del latte, il Parmigiano Reggiano rappresenta un’eccezione: ne è naturalmente privo.
Ma cosa significa essere intolleranti al lattosio?
Il lattosio è uno zucchero di origine animale e costituisce il 96% degli zuccheri presenti nel latte.
In condizioni normali tutti siamo in grado di trasformare il lattosio, grazie all’enzima chiamato lattasi presente nel nostro organismo, in due zuccheri semplici: glucosio e il galattosio.
La mancanza di questo enzima (lattasi) impedisce al lattosio di essere digerito che rimanendo nell’intestino causa effetti poco piacevoli per chi soffre di questa intolleranza.
Torniamo al Parmigiano Reggiano.
Il motivo per cui questo formaggio può essere considerato privo di lattosio sta nel suo processo di lavorazione.
Infatti già durante le prime 72 ore avviene la glicolisi che trasforma il lattosio in acido lattico ad opera dei batteri lattici.
Quindi al compimento del dodicesimo mese il Parmigiano Reggiano diventa naturalmente privo di lattosio.
L’unica minima traccia di zuccheri del latte è di galattosio, in una quantità inferiore a 0,01 gr su 100 gr di prodotto.
Ovvero una quantità talmente bassa da diventare tranquillamente trascurabile.
Lo sapevi che il Parmigiano Reggiano, oltre a essere 100% naturale, è composto da 30% di acqua e dal 70% da sostanze nutritive?
Già consumarne 25g copre il 36% del fabbisogno di calcio e il 24% di fosforo.
Per chi è intolleranza al lattosio è quindi un ottimo alimento per assicurarsi l’apporto di calcio giornaliero.
Gli argomenti trattati in questa pagina non vanno intesi come indicazioni di carattere medico-scientifico, per questo si consiglia di rivolgersi sempre al proprio medico per una valutazione professionale.
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