Sai come si riconosce la qualità del Parmigiano Reggiano?

La battitura del Parmigiano Reggiano

La Battitura: l’esame più temuto!

Anche se la battitura è l’esame più temuto e più importante per valutare la qualità di una forma di formaggio, non è però l’unico strumento.

Il caseificio, su propria richiesta, dopo 6 mesi dall’inizio della stagionatura può decidere di verificare se ci sono anomalie nel processo. Questo primo esame viene fatto attraverso una radiografia effettuata a campione sulle forme presenti in magazzino.
Se dovessero evidenziarsi problemi, si cerca di capire subito se si tratta di anomalie temporanee o dell’intera produzione.

Quando tutto procede nel migliore dei modi

Dopo 12 mesi di stagionatura il battitore, l’uomo inviato dal Consorzio di Tutela, ha il compito di percuotere le forma con un apposito martelletto e ascoltando il suono che ne esce capire se all’interno ci sono difetti o imperfezioni.
Con abilità, professionalità e pazienza ascolta il suono provenire da ogni singola forma presente in magazzino.
Solo se la battitura della forma produrrà il giusto “suono” allora è in quel preciso momento che il formaggio potrà diventare a tutti gli effetti un Parmigiano Reggiano DOP e conquistarsi l’ambito sigillo con la marchiatura a fuoco.

Quella del battitore è una  professione che nasce come una vera e propria vocazione che solo poche persone hanno grazie al loro udito fino.

 

Promosse o bocciate?

Il suono del nostro Parmigiano Reggiano ha conquistato l’orecchio del battitore, raggiungendo così il posto più alto del podio. Ora aspettano pazienti il momento giusto in cui potranno lasciare il magazzino di stagionatura e arrivare sulla tavola per farsi assaggiare in tutta la loro “Prima Qualità”.

Superati i 18 mesi di stagionatura il caseificio può richiedere un ulteriore esame di “espertizzazione” da parte del Consorzio:
> marchio PREMIUM o EXPORT: offre agli operatori commerciali e ai consumatori un’ulteriore indicazione di qualità del Parmigiano Reggiano.